“Un buon fotografo è una persona che comunica un fatto, tocca il cuore, fa diventare l’osservatore una persona diversa” sosteneva Irving Penn, fotografo statunitense che ha fatto dello still-life, una marca di stile.
Nel suo pensiero è racchiusa l’anima di un’ottima fotografia di prodotto: andare oltre quello che l’immagine mostra per avvicinarsi al racconto. Detto in altre parole, il successo di una fotografia di prodotto risiede nel suo essere qualcosa di più di una semplice vetrina, consiste nel suo potenziale di fascinazione e rivelazione degli aspetti non immediatamente percepibili del reale.
Una nuova visione può più del semplice prodotto. Ne siamo convinti anche noi di Wesual, che facciamo della still-life photography uno dei servizi di punta della nostra azienda. L’home living e la food photography sono gli ambiti d’azione in cui si concentrano maggiormente i nostri servizi commerciali, tanto attraverso il supporto cartaceo (cataloghi, brochure, ecc.), quanto quello dell’e-commerce.

Fotografare un piatto, un prodotto, un oggetto di design diventa un progetto estetico e comunicativo, dove al centro del messaggio non vi è tanto il prodotto finale ma l’insieme di valori, concetti e attributi che esso richiama. In due parole potremmo riassumere il tutto con oggetto e racconto. É così che dietro la semplicità di un’immagine si nasconde la complessità della sua messa in scena, dell’illuminazione, della scelta del contesto. Una delicata combinazione di composizione e cura, in cui gioca un ruolo essenziale l’equilibrio tra preparazione tecnica e sensibilità estetica.
Alcuni fotografi contemporanei, tra i più significativi nel genere della still-life photography, ispirano il nostro lavoro. Tra questi Rob Grimm, fotografo tra i più apprezzati nel campo della food & drink photography e ideatore di RggEdu, uno dei migliori fornitori di tutorial e corsi a pagamento sulla fotografia commerciale.

Il giapponese Kenji Toma passa dalla fotografia commerciale a quella propriamente artistica senza sussulti né sbalzi. Il suo stile essenziale e delicato unisce alla perfezione complessità e armonia, come si osserva nei suoi lavori per prodotti di cosmetica e alta moda.

Diametralmente opposto, ma ugualmente elegante, è lo stile “lussuoso” di Mitchell Feinberg che si distingue per la grande cura degli sfondi, diventando uno dei migliori fotografi di gioielli e accessori al mondo. In 15 anni di carriera, ha costruito un’ampia e prestigiosa base di clientela, realizzando importanti campagne per Louis Vuitton, Bulgari e Yves Saint Laurent, oltre a contenuti editoriali per The New York Times, Style Magazine e Vogue. Un artista senza limiti come dimostra anche l’incarico ricevuto dal National Geographic per una serie di foto che ritraggono calzature, alla scoperta di accessori peculiari, testimonianza del passaggio tra culture, popoli e paesi diversi uniti nello stile.

Tra i fotografi di casa nostra, merita una menzione la milanese Maria Vittoria Backhaus, una pioniera nel campo della fotografia di moda in Italia, che, con la sua arte, ha fatto della minuzia e della cura del dettaglio, il marchio di fabbrica della sua personale estetica della mise en scène. La fotografia di Backhaus si snoda in un intreccio di poetiche in cui la distinzione tra arte e fotografia passa in secondo piano.
