Luciano Zuccaccia, Restauratore di Memoria

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Quello che Protest in Photobook può dirci

Luciano Zuccaccia è un’archivista, un fotografo, un collezionista. Una summa di definizioni a cui associamo, per stratificazione e non per accumulo, anche quella di “restauratore di memoria”.

Right on! A documentary on Student Protest - Various photographers, Bantam Books, New York, U.S.A- 1970

Il suo progetto Protest in Photobook , di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, è una piattaforma on line che raccoglie una eterogenea e enciclopedica collezione di libri fotografici di protesta che rendono visibili storie omesse, silenziate, occultate, dimenticate.  Il concetto di stratificazione, che prendiamo in prestito dal restauro, spiega bene un principio presente nell’opera di Zuccaccia: il progetto di restauro, di recupero, è una “lettura” dell’opera (il libro fotografico), da conservare nella sua stratificazione storica, tra immagine e materia, nella forma in cui ci è pervenuto.

Protest in Photobbok Archive, A Project by Luciano Zuccaccia

Con una collezione di più di 550 libri di fotografia di protesta - che vanno dal 1935 all’oggi e che coprono i 5 continenti - la collezione Protest in Photobook nasce da un lavoro di ricerca meticoloso e accurato, innanzitutto, del medium, il libro fotografico, di cui Luciano è un profondo conoscitore nella sua declinazione fotografica, etica ed estetica.

Protest. The Aesthetics of Resistance- Various photographers, Lars Müller Publishers, Zurich, Switzerland- 2018

E se già la pubblicazione Protest. The aesthetics of resistance ci aveva già convinto del fatto che estetica è etica, il progetto di Luciano non fa altro che ribadire che tra estetica e l’estetica della protesta esiste una relazione non casuale che è possibile rintracciare nella produzione grafica e fotografica dell’ultimo secolo e mezzo. Un repertorio di immagini attraverso cui è possibile analizzare la simbologia della protesta alla cui base vi è una gamma di archetipi che permettono a Revolutionaries, The first decade di Kaveh Kazemi (2017) di dividere lo stesso scaffale con Right on! A documentary on Student Protest (1970).

Revolutionaries, The first decade by Kaveh Kazemi, Nazar Publishing, Teheran, Iran- 2017
Revolutionaries, The first decade by Kaveh Kazemi, Nazar Publishing, Teheran, Iran- 2017
Revolutionaries, The first decade by Kaveh Kazemi, Nazar Publishing, Teheran, Iran- 2017
Revolutionaries, The first decade by Kaveh Kazemi, Nazar Publishing, Teheran, Iran- 2017

Wittgenstein diceva che “etica ed estetica sono tutt'uno”. Protest in Photobook lo dimostra in modo anche semplice, con l’analogia delle forme, i rimandi delle lotte e i corsi e ricorsi storici, senza mai essere banale. Come solo le esperienze paradigmatiche riescono a spiegare, la collezione di Luciano, attraverso l’accostamento di libri seppur diversissimi nelle Storie, nei meridiani e nelle lingue, promette ad ogni incontro una scoperta o una riscoperta, come nel caso del libro Days of blood, days of fire di Bahaman Jalali, Rana Javadi, Hadi Haraji, Mahmoud Mohammadi, Behrouz Shahidi, che per molti e molte rappresenta una vera e propria scoperta, pur essendo il libro stato realizzato e pubblicato nel 1979, per poi rimanere quasi del tutto inaccessibile a causa della censura instaurata all’indomani dell’instaurazione del regime di Khomeini in Iran.

Days of Blood, Days of Fire by Bahman Jalali, Zamineh, Teheran, Iran- 1979
Days of Blood, Days of Fire by Bahman Jalali, Zamineh, Teheran, Iran- 1979

Days of blood, days of fire, libro introvabile, è uno dei testi che Luciano ha ricevuto grazie alla rete di preziosi collaboratori in giro per il mondo che costituiscono una delle direttrici della sua collezione. Una rete attiva che – come spiega Luciano – “conta su collaboratori sparsi su tutto il pianeta”, ponti di comunicazioni tra la Tuscia, dove Luciano risiede, e il resto del mondo.

Days of Blood, Days of Fire by Bahman Jalali, Zamineh, Teheran, Iran- 1979
Days of Blood, Days of Fire by Bahman Jalali, Zamineh, Teheran, Iran- 1979

E’ lo stesso Luciano a spiegarci come avviene il processo di selezione dei titoli: su sua richiesta o per attivazione dei collaboratori che segnalano a Luciano un titolo che potrebbe entrare a far parte del suo catalogo. A partire da quel momento, verificato l’interesse per la pubblicazione, parte il processo dell’acquisizione. Il libro viene spedito e, una volta ricevuto, viene inserito nell’archivio.

Right on! A documentary on Student Protest - Various photographers, Bantam Books, New York, U.S.A- 1970
Right on! A documentary on Student Protest - Various photographers, Bantam Books, New York, U.S.A- 1970

Tutti i testi acquisiti vengono annotati a mano da Luciano in una rubrica, dalla A alla Z, libro dopo libro. In un secondo taccuino, Luciano annota i passaggi che hanno segnato il processo di acquisizione: le comunicazioni intercorse con i suoi collaboratori, la data e l’oggetto degli scambi telefonici o via mail. Prendere nota dei dettagli che narrano come il libro è stato “ritrovato”, fa parte del metodo di lavoro con cui Luciano restaura memorie. Ed è rassicurante sapere che, come racconta Luciano,

“tutto continuerà così, andrà avanti finchè ciò che è stato annotato servirà, in futuro, per comprendere questo lavoro sulla memoria che, a sua volta, costruisce memoria”.

Protestinphotobook is a platform, curated by Luciano Zuccaccia, dedicated to protest all over the world seen through photo-books that are part of his growing private collection, with reviews and interviews with photographers, curators and publishers. He is very active in the world of photo books, has been interested in the evolution of the medium for years and wanted to pick up the baton left by Martin Parr and Gerry Badger, setting out on the path of the unique collection and in turn trying to point to new directions in visual language. Similar to what other scholars in the field are doing for Luciano this is the path to take with anyone who wants to participate.

Written by
Untolds